Santhià cittadina

Santhià


cittadina


Santhià (Santià in piemontese) è un comune italiano di 8 054 abitanti, importante crocevia in provincia di Vercelli, in Piemonte, comunicante con la provincia di Biella e la città metropolitana di Torino, nella Pianura Padana occidentale tra San Germano Vercellese, Cavaglià e Tronzano Vercellese. Santhià è stata probabilmente abitata sin dall'età del Bronzo, come dimostrano alcuni ritrovamenti preistorici. La zona fu successivamente abitata dai Liguri e dai Celti libici e passò al dominio romano alla fine del II secolo a.C.. Ricevette le denominazioni di Vicus Viae Longae e poi, in epoca cristiana, fu dedicata a Sancta Agatha, di cui si deriva il nome attuale. Con questa denominazione è menzionata in un documento dell'anno 999, per il quale Ottone III cedeva al Vescovo Leone di Vercelli alcuni territori e beni, tra i quali tutto l'oro della contea di "Sancte Agathe". Rimase sotto il dominio dei Vescovi di Vercelli fin quando fu conquistata dai Visconti di Milano. Nel 1377 la città si consegnò ad Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde. In epoca rinascimentale e barocca Santhià fu frequente scenario di battaglie tra francesi e spagnoli, in particolare durante la guerra tra Francesco I di Francia e Carlo V (il cui Gran Cancelliere era Mercurino Arborio di Gattinara), con notevoli sofferenze per la popolazione. Nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 1941 e il 1943, Santhià fu uno dei comuni del Piemonte adibiti a località di internamento libero per ebrei stranieri. Vi soggiornarono a regime di domicilio coatto due coppie di profughi provenienti dai Balcani. Con l'occupazione tedesca e la Repubblica Sociale Italiana, i Rosenfeld riuscirono a sfuggire alla cattura rifugiandosi a Quittengo, mentre i Weisskopt vennero arrestati e deportati alla morte a Auschwitz. Tra il 30 aprile ed il 1º maggio 1945, con la seconda guerra mondiale ormai conclusa, la cittadina venne assaltata e saccheggiata dalla 5. Gebirgs-Division nazista, reparto resosi responsabile poche ore prima della strage di Grugliasco e Collegno. Nel corso delle operazioni vennero massacrate una cinquantina di persone tra partigiani e civili. Lo stemma di Santhià è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 7 aprile 1937. Il gonfalone municipale è un drappo partito di bianco e di rosso ed è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 20 aprile 1960. Santhià è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:

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Santhià è è un punto tappa La Via Francigena. Puoi raggiungere Civitas Vaticana - Città del Vaticano in 37 giorni.

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