Bassano del Grappa cittadina

Bassano del Grappa


cittadina


Bassano del Grappa è una città del Veneto in provincia di Vicenza. Bassano del Grappa è una città di 43 mila abitanti situata nel nord-est della penisola italiana, nel cuore della regione Veneto, al confine tra le province di Vicenza, di Padova e di Treviso. La città si trova ai piedi delle Prealpi Venete (Altopiano di Asiago e Monte Grappa), nel punto in cui il Brenta sbocca dal Canale di Brenta. La scelta non è casuale: infatti, offre simultaneamente il controllo sulla campagna, sul fiume e sulle maggiori direttrici di traffico. Bassano del Grappa ha un clima semicontinentale con inverni piuttosto freddi ed estati calde. Effetti positivi hanno le colline e le montagne che, molto spesso, hanno effetto mitigante sul clima della zona (più ventilato e meno umido rispetto alla pianura veneta). L'insediamento esisteva in precedenza all'arrivo dei Romani, come testimoniano i manufatti ritrovati nella necropoli di San Giorgio di Angarano, datati tra il XI e il IX secolo a.C.. I Romani conquistarono la zona nel II secolo a.C. e la resero coltivabile. L'antico nome di Bassano doveva essere Fundus Baxiani, che indicava la proprietà agricola di un certo Bassio o Bassus. Del successivo dominio longobardo (568 - 774) e franco (774 - 888) ci sono scarse notizie, mentre fonti scritte confermano l'esistenza di un primo nucleo della città già nel 998, con la pieve di Santa Maria, e nel 1150, con il castello. Nel 1175 Vicenza estese il suo dominio su Bassano, attratta dalla posizione strategica della città. Quegli anni si caratterizzarono per le strette relazioni politiche e militari con la ricca famiglia fondiaria degli Ezzelini che, nonostante limitassero l'autonomia del comune, favorirono la costituzione delle prime magistrature cittadine. Nel 1223 Ezzelino II affidò Bassano e i territori ad ovest del Muson al figlio condottiero e trovatore Alberico da Romano. Nonostante alcune resistenze (Rivolta dei liberi), durante la prima metà del 1200, Bassano continuò ad essere la base di partenza delle operazioni militari degli Ezzelini. Da questa zona pedemontana la famiglia dei Da Romano, ed Ezzelino III in particolare, estese la propria rete di controllo diretto e indiretto su Vicenza, Padova, Verona, Treviso, Brescia e Trento con il supporto dell'Imperatore Federico II. In questo periodo Bassano e i paesi circostanti erano amministrativamente organizzati in un reggimento autonomo e fiscalmente gestiti come "camera fiscale" degli Ezzelini. Alla morte di Ezzelino III nel 1259, i Bassanesi ottennero la protezione di Padova, riservandosi beni e diritti dell'epoca ezzeliniana e uno statuto comunale. A partire dal 1260 Bassano si vide prima sottomessa a Vicenza (1260 - 1268), quindi a Padova, a Verona e di nuovo a Padova, per terminare, nel 1388, sotto i Visconti, il cui governo lasciò alla città una relativa autonomia. La Repubblica di Venezia giunse a Bassano il 10 giugno 1404, senza alterare statuti e consuetudini del comune, dandole il governo di un podestà e un capitano scelto dal Senato tra i patrizi veneziani. Il Territorio bassanese, ufficializzato dai Visconti e mantenuto dalla serenissima fino alle soglie del 1800, comprendeva Pove del Grappa, Cassola e Rossano Veneto a est, Tezze sul Brenta, Rosà e Cartigliano a sud, Solagna, San Nazario, Cismon e Primolano a nord, mentre a ovest era delimitata dal Brenta, includendone il corso d'acqua. Al di là del fiume, Angarano pur trovandosi all'epoca fuori dal territorio bassanese aveva con Bassano già dal 1300 un confine aperto in materia di dazi e commerci in ragione del ponte che univa i due borghi. A parte la guerra della Lega di Cambrai (1509 - 1513), per quattro secoli la Serenissima mantenne pace e prosperità nel territorio, con beneficio del settore tessile (lana, seta, pelli) e dell'oreficeria. Il Cinquecento vede, inoltre, la proliferazione artistica della famiglia di pittori Dal Ponte, soprannominati Bassano, e editoriale della stamperia Remondini, che nel Settecento rese famoso il nome di Bassano in tutta Europa. Il 27 dicembre 1760 il Senato innalzò Bassano al rango di città. Napoleone sconfisse gli austriaci l'8 settembre 1796 a Bassano, dando inizio a un periodo tormentato per tutto il territorio. L'anno dopo cadde Venezia, alla quale si sostituirono i governi democratici delle municipalità. Il Trattato di Campoformio (1797) sancì il passaggio all'Impero d'Austria. Il 7 aprile 1815 Bassano entrò nel regno lombardo-veneto, aggregata alla provincia di Vicenza. Tra il 25 marzo e il 5 giugno 1848 sperimentò una breve esperienza rivoluzionaria, ma la rioccupazione austriaca mise fine al governo provvisorio. Durante l'occupazione austriaca, tuttavia fu l'unica città veneta non capoluogo di provincia a cui fu riconosciuto il titolo di "Regia". Bassano entrò a far parte del neonato Regno italiano nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza, per effetto della pace di Vienna e conseguente cessione del Veneto all'Italia. La prima guerra mondiale vide Bassano come zona di guerra, paralizzando ogni attività sino al 1916. Proprio in quell'anno la vicina cittadina montana di Asiago venne occupata dagli imperiali, dal cui centro completamente raso al suolo dai bombardamenti lanciarono alcune granate verso Bassano. Alla fine di maggio 1916 arriva la 28ª Squadriglia che resta fino al 30 luglio. La disfatta di Caporetto (1917) vide poi la città in prima linea, costringendo all'evacuazione più di 7000 persone. Oltre a ciò, nella città si riversarono migliaia e migliaia di soldati diretti al fronte seguiti da intere carovane di fuggiaschi civili provenienti dai vari paesi invasi dagli austro-ungarici, in particolare dall'altopiano dei Sette Comuni. Furono giorni terribili anche perché gli austriaci giunsero a pochi chilometri dalla cittadina, fermando il fronte di guerra sul Monte Grappa, nella Valsugana e sui rilievi a sud dell'altopiano di Asiago. A seguito della guerra (23000 soldati sono sepolti sull'ossario del Grappa) il governo fascista decise nel 1928 di cambiare il nome della città: da "Bassano veneto" all'attuale Bassano del Grappa. Durante il regime fascista, dal 1926 il sindaco venne sostituito da un podestà governativo. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e la caduta del regime fascista, la città subì l'invasione tedesca. Durante la Guerra di liberazione fu uno dei più importanti centri di organizzazione della Resistenza. Varie unità operarono nella zona, incluso formazioni delle Brigate Garibaldi, delle Brigate Matteotti e delle Brigate "Italia Libera". L'evento più drammatico che subì la Resistenza locale fu il «rastrellamento del Grappa» del settembre 1944 (più di 500 morti e 400 deportati), che culminò il 26 settembre 1944 con l'eccidio di Bassano con 31 impiccagioni nei viali cittadini. Responsabile di queste atrocità fu il vicebrigadiere delle SS Karl Franz Tausch. Il 17 febbraio 1945 un gruppo di 15 partigiani fece saltare il Ponte vecchio: ci furono due vittime. Per rappresaglia i nazisti prelevarono dalle prigioni tre partigiani e li fucilarono sul ponte. Il 28 aprile 1945 anche Bassano del Grappa fu liberata. L'elevato numero di vittime alla fine della guerra valse alla città del Grappa la Medaglia d'oro al valor militare per la guerra di liberazione. L'industria, l'artigianato e il commercio dal dopoguerra hanno contribuito all'espansione della città, un'espansione caotica e priva di una pianificazione, dando luogo ad una vasta superficie di città a bassa densità intervallata da residue zone agricole, situazione comune a molti centri del nord-est. Considerando l'agglomerazione urbana, si può notare come il comune di Bassano sia fuso con quelli di Campolongo sul Brenta e Solagna a nord, Romano d'Ezzelino e di Pove del Grappa a nord-est, oltre che con l'area più popolata del comune di Cassola ad est. A sud l'espansione edilizia ha fatto sì che venissero inglobati i nuclei di Rosà, Travettore (nello stesso comune di Rosà), Cartigliano e Nove.

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Bassano del Grappa è è un punto tappa La Via Romea Germanica. Puoi raggiungere Civitas Vaticana - Città del Vaticano in 33 giorni.

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