Rieti cittadina

Rieti


cittadina


Rieti è una città della Sabina, subregione del Lazio. Ritenuta dagli autori dell'età classica il centro geografico d'Italia (Umbilicus Italiae) Rieti fu fondata all'inizio dell'età del ferro e divenne un'importante città dei Sabini. Dopo l'annessione nel 1860 al Regno d'Italia fu aggregata alla provincia di Perugia, in Umbria, finché nel 1927 fu istituita la provincia di Rieti passando nel Lazio. Uno scrittore inglese dell'ottocento, Edward Lear, scriveva "Rieti l’antica Reate, città dei sabini, molto antica, sta sul velino, all’estremità di una pianura ampia e fertile la cui bellezza può essere poco apprezzata solo da un visitatore frettoloso…Penso di aver osservato poche volte una scena più importante di quella offerta dalle torri di Rieti e dal suo tranquillo mondo di vigneti, così come la vidi l’ultima sera del mio soggiorno”. Considerata il centro della penisola è soprannominata, per questo, l'Ombelico d'Italia. La città sorge a un'altitudine di 405 m s.l.m. nella fertile e verdee piana Reatina alle pendici del monte Terminillo, sulle sponde del fiume Velino, in un territorio ricco d'acqua (resti del Lacus Velinus bonificato in epoca Romana) che fornisce a Roma molta dell'acqua potabile di cui necessita. I più rinomati sono il Lago di Piediluco, quello di Ventina, il Lago Lungo e quello di Ripasottile. L'acqua è una caratteristica della città, bagnata dalle Fonti di Cottorella. Il territorio circostante il comune di Rieti è caratterizzato dalla presenza di massicci montuosi che superano i duemila metri come la catena dei monti Reatini con il Terminillo, i monti della Duchessa e i monti della Laga. I turisti affollano la cittadina soprattutto d'estate e, in genere, durante i week end quando numerosi villeggianti, specie romani, affluiscono in città per cercare quiete e un po' di frescura. D'inverno il clima di Rieti è freddo umido e nebbioso: non è la stagione adatta per restare a lungo all'esterno (specie di sera quando la temperatura è spesso sotto zero), tuttavia può essere l'occasione per vedere la città imbiancata dalla neve, o per andare a sciare sul monte Terminillo. D'estate il clima è piacevole, caldo ma non troppo. Portate comunque una felpa per le vostre passeggiate serali: c'è una grossa escursione termica e le notti sono molto fresche anche ad agosto (minima intorno ai 13°). Sfruttate la mattina per passeggiate e visite all'aperto: dopo pranzo, nei mesi estivi, sono tipici annuvolamenti e brevi piogge. Sembra risalire a circa 2.500 anni A.C. il primo insediamento umano nei pressi del Lacus Velinus. I precursori dei Reatini ebbero vita difficile perché spesso il livello dell'acqua si innalzava sommergendo porzioni di agglomerato fino a che, probabilmente intorno al IX-VIII secolo, il livello dell'acqua improvvisamente divenne talmente alto da spazzar via gli insediamenti dell'epoca. A quel periodo viene fatta risalire, tra mito e realtà, l'origine di Rieti che spesso viene accompagnata dalla leggendaria irruzione dei Sabini nella vallata del Velino e dalla conseguente cacciata degli aborigeni. Rieti, attraversata dalla via Salaria (importante collegamento tra Roma e l'Adriatico) sorgeva in posizione strategica e questo ne determinò la rapida crescita. Ben presto però i Sabini dovettero cedere il passo ai Romani, che dominarono la città, portando peraltro a termine opere importanti come la bonifica del Lacus Velinus. La vita scorreva tranquilla nel municipio reatino fino a quando arrivarono i longobardi che si insediarono nella città, che peraltro era l'unica sopravvissuta alla crisi demografica e alla depressione economica del V-VI nell'Italia centrale. Di lì si spinsero fin sulle sponde del Tevere. I longobardi si convertirono in massa al cristianesimo grazie anche all'opera dei monaci benedettini dell'abbazia di Farfa, uno dei più importanti centri religiosi europei. Durante questo periodo la città subì però un notevole degrado, e molti dei monumenti d'età romana furono abbandonati. La città antica chiamata Reate è stata la capitale del popolo Sabino, agli inizi del secolo X Rieti fu saccheggiata ed incendiata dai saraceni, poi assediata dagli ungari. Fu nuovamente ricostruita e il vescovo assunse un ruolo di grande prestigio all'interno della società locale. Lo testimonia la cattedrale, ricostruita a partire dal 1109, simbolo della fede della città riunita intorno al proprio pastore. Nel 1149 fu la volta dei Normanni che, dopo un lungo assedio, conquistarono ed incendiarono la città. Agli inizi del Duecento, S.Francesco ebbe un rapporto particolare con Rieti e la sua vallata, come ancora oggi testimoniano i santuari di Greccio, di Fonte Colombo e di Poggio Bustone. Questo fu il periodo di maggior fulgore, tanto che Rieti fu spesso visitata dai papi, che vi costruirono un imponente palazzo. Nel medioevo fece parte del ducato di Spoleto. Alla fine del XIII secolo le lotte tra guelfi e ghibellini determinarono il graduale declino della città e bisogna aspettare fino al 1.500 per vedere segnali di rinascita, grazie all'affermazione di una nuova classe di proprietari terrieri, che fondarono importanti aziende agrarie. La fine dell'ancien régime proiettò Rieti in un ruolo di maggiore quanto improvvisa centralità. Nel luglio del 1816, durante la restaurazione, la città fu elevata a capoluogo di distretto della Repubblica romana (o della provincia di Sabina) per essere annessa alla Terza legazione umbra e dopo l'unità d'Italia alla provincia di Perugia. Nel 1923 il suo territorio venne scorporato dalla regione Umbria per essere incluso in quello della provincia di Roma. Nel 1927 venne elevata a capoluogo della nuova provincia di Rieti dal governo fascista.

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Rieti è è un punto tappa La Via di Francesco. Puoi raggiungere Assisi in 9 giorni e Civitas Vaticana - Città del Vaticano in 4 giorni.

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